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L’Ufficio Lavoro, attivo come servizio a pagamento, nasce per rispondere alle varie esigenze dei lavoratori:
• offre la possibilità di verificare le buste-paga, in merito alla correttezza dell’applicazione del contratto di riferimento e nelle ipotesi di trattamento di malattia, maternità, cassa integrazione ecc.; redige lettere di richiesta anticipi TFR informando il lavoratore sui diritti che vanta e sulla documentazione da allegare;
• assiste il lavoratore in caso di vertenza: richiesta quindi di differenze retributive e/o contributive, eventuale richiesta di trasformazione del contratto di lavoro da collaboratore a dipendente o il riconoscimento di un livello di inquadramento superiore al proprio, dovuto all’effettivo svolgimento di mansioni superiori a quelle iniziali.
• Aiuta il dipendente in caso di licenziamento, ad impugnare lo stesso, qualora ritenga che il datore di lavoro non abbia rispettato le normative vigenti o abbia operato una discriminazione, chiedendo il risarcimento del danno secondo la normativa vigente; assiste anche il lavoratore in caso di richiamo disciplinare, aiutandolo a rispondere motivando alle accuse poste, affinché non gli venga inflitta alcuna sanzione;
• redige intimazioni al pagamento e messa in mora del datore di lavoro, in caso di mancata corresponsione di retribuzione e/o TFR; ed eventualmente stipula ipotesi di dilazione del pagamento del credito vantato;
• istruisce pratiche di insinuazione al passivo fallimentare e di intervento del Fondo di Garanzia INPS quando il dipendente, creditore di una società, a seguito di lettera inviatagli dal curatore fallimentare, si deve inserire alla procedura concorsuale, fornendo idonea documentazione atta a certificare i crediti vantati nei confronti dell’azienda, così da poter concorrere al soddisfacimento del proprio credito nell’ambito del fallimento e, per le somme garantite dall’INPS, all’apposito fondo.
• Si effettuano anche calcoli di retribuzioni ipotetiche, riconteggio di quelle di fatto e riquantificazione del trattamento di fine rapporto nel caso di controversia gestita già da studio legale.
A partire dal 12 marzo 2016 le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dovranno essere effettuate in modalità esclusivamente telematiche. Obiettivo di questa importante novità è contrastare il fenomeno delle “dimissioni in bianco”, una pratica molto diffusa che sino ad oggi ha penalizzato i lavoratori più deboli. Il Patronato Acli, mediante il proprio Ufficio Lavoro, è soggetto abilitato, con il compito di compilare i dati e inviarli al Ministero del Lavoro. Restano fuori, dal campo di applicazione della presente norma, il lavoro domestico, le dimissioni e la risoluzione consensuale disposta nelle sedi conciliative indicate nell’art. 2113 c.c., 4° comma e nelle Commissioni di certificazione.