DIMISSIONI VOLONTARIE


Dimissioni Volontarie 2025: Guida Completa su Procedura, Obblighi e Novità

Le dimissioni volontarie rappresentano il diritto del lavoratore di interrompere il rapporto di lavoro, ma per essere valide devono rispettare una procedura specifica. Dal 2025, sono stati introdotti alcuni aggiornamenti normativi che regolano la comunicazione e gli effetti delle dimissioni. Questa guida fornisce tutte le informazioni necessarie per procedere correttamente e senza rischi.

Cos’è la procedura di dimissioni volontarie?

Le dimissioni volontarie sono l’atto con cui un lavoratore subordinato decide di risolvere il proprio contratto di lavoro. A differenza del licenziamento, che è un atto unilaterale del datore di lavoro, le dimissioni sono una scelta personale del dipendente.

Novità 2025 sulle dimissioni volontarie

Dal 1° gennaio 2025, sono stati introdotti alcuni cambiamenti per rendere il processo più chiaro e sicuro:

  • Le dimissioni devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica tramite il portale del Ministero del Lavoro.
  • È prevista una conferma obbligatoria entro 7 giorni dalla comunicazione per evitare dimissioni fraudolente o forzate.
  • I lavoratori che si dimettono volontariamente senza giusta causa non hanno diritto alla NASpI, salvo il caso in cui abbiano maturato almeno 13 settimane di contributi successivamente alla dimissione.

Come presentare le dimissioni nel 2025?

Dal 2016, la normativa prevede che le dimissioni volontarie siano inviate in via telematica attraverso il portale ClicLavoro, per evitare abusi e dimissioni in bianco.

Procedura per l’invio telematico:

  1. Accedere al portale ClicLavoro con SPID, CIE o CNS.
  2. Compilare il modulo online con i dati del rapporto di lavoro.
  3. Inviare la comunicazione al datore di lavoro e all’INPS.
  4. Confermare la richiesta entro 7 giorni per rendere le dimissioni definitive.

In alternativa, è possibile rivolgersi al Patronato ACLI per ricevere assistenza nella compilazione e nell’invio della comunicazione senza errori.

Periodo di preavviso: quando è obbligatorio?

In base al contratto collettivo nazionale di riferimento (CCNL), il lavoratore è generalmente tenuto a rispettare un periodo di preavviso, che varia in base a:

  • Livello contrattuale;
  • Anzianità di servizio;
  • Settore di appartenenza.

Se il lavoratore non rispetta il preavviso, il datore di lavoro può trattenere dalla retribuzione l’importo corrispondente ai giorni di mancato preavviso.

Dimissioni per giusta causa

Le dimissioni per giusta causa si verificano quando il lavoratore è costretto a lasciare il lavoro a causa di gravi inadempienze del datore di lavoro, come:

  • Mancato pagamento dello stipendio;
  • Comportamenti vessatori o mobbing;
  • Violazione delle norme di sicurezza sul lavoro.

In questi casi, il lavoratore ha diritto alla NASpI e al pagamento dell’indennità di preavviso da parte del datore di lavoro.

Perché affidarsi al Patronato ACLI?

Dimettersi correttamente è fondamentale per evitare complicazioni burocratiche e perdite economiche. Il Patronato ACLI offre:

  • Consulenza personalizzata;
  • Assistenza nella compilazione e nell’invio della domanda telematica;
  • Supporto nella verifica dei requisiti per la NASpI.

Per dimissioni senza errori e con la sicurezza di una procedura corretta, contatta il Patronato ACLI e ricevi il supporto necessario.